“Ho iniziato a scrivere “Vraja” dopo un viaggio in India, il più potente. Prima ce n’erano stati altri, viaggi più turistici, più superficiali. Poi è arrivato quel viaggio, un viaggio iniziato proprio come una ricerca, come un pellegrinaggio. Un viaggio che mi ha condotta in diverse parti dell’India, che mi ha fatto incontrare personaggi leggendari, che mi ha portata a scoprire le tradizioni più antiche ma ancora radicate del Paese.

“Vraja” parla della ricerca di un nuovo lavoro come nomade digitale, un nuovo stile di viaggio più lento ma anche più profondo, una nuova vita. E parla dell’India, che mi ha guidata fino alla culla della spiritualità, nella città di Vrindavan, dove uomini e déi si divertono ancora oggi insieme.

Molti dicono che l’India la ami o la odi.

Tutti vogliamo amare, e “Vraja” parla proprio di questo: di amore.

Racconta la storia di un viaggio di crescita personale, guidato dai maestri più disparati, seguendo il flusso, in una terra dove ogni giorno vale quanto cinque anni di vita. Dove vivo per molti mesi all’anno, e qui vi parlo di come tutto ha avuto inizio.

Un libro per chi vuole scoprire l’India, ma soprattutto per chi vuole scoprire se stesso e capire fin dove può arrivare in questa vita.”